RCS: chi la dura…

RCS: chi la dura…

RCS è l’acronimo di “Rich Communication Services”. Questa alternativa agli SMS/MMS offre una moltitudine di vantaggi sia alle aziende che agli utenti privati.

RCS è in fase di sviluppo già da tempo. Infatti, lo standard basato su IP è stato ideato nel 2007, mentre la prima specifica è stata approvata dalla GSMA, l’associazione che riunisce le aziende operative nella telefonia mobile, nel 2008. L’obiettivo era quello di mantenere i livelli di ricavi tradizionali che gli SMS assicuravano agli operatori di rete nell’era dell’Internet mobile e recuperare l’influenza perduta a causa dei servizi OTT (“Over the Top”) come WhatsApp, Facebook Messenger, Signal, ecc. A posteriori si può tuttavia affermare che questa strategia non ha funzionato propriamente.

Uno dei motivi per cui inizialmente il protocollo RCS si diffuse con lentezza era che Apple ignorava completamente il nuovo standard. All’epoca a Cupertino si preferiva puntare sullo sviluppo proprietario interno di iMessage, che permetteva la comunicazione tra soli dispositivi Apple e utilizzava gli SMS come fallback per comunicare con gli utenti Android. Dopo molte insistenze (e pressioni da parte dell’UE), Apple si è finalmente convinta e ha iniziato a supportare RCS con il modello iOS 18, reso pubblico il 16 settembre 2024.

Lo sponsor di Android, Google, è invece da tempo un forte sostenitore di RCS. Nel 2015 ha acquisito il servizio cloud RCS Jibe Mobile e lo ha sviluppato insieme alla GSMA nel nuovo standard RCS Universal Profile. Questo è stato adottato alla fine del 2016 e da allora ha finalmente portato a una più vasta diffusione di RCS tra operatori e produttori di dispositivi.

RBM: variante specifica per le aziende

Esiste anche una versione di RCS specifica per la comunicazione A2P delle aziende, denominata RCS Business Messaging (o in breve RBM). RBM offre funzioni speciali come branding, mittenti verificati, risposte rapide preimpostate o rich card, anche in visualizzazione a carosello. Queste funzioni vengono fornite da un server MaaP (Messaging-as-a-Platform) integrato nella rete dell’operatore.

Rispetto agli SMS, il protocollo RBM offre alle aziende molti vantaggi, come:

  • Mittenti verificati
  • Mittenti alfanumerici
  • Conferme di consegna e lettura
  • Branding
  • Comunicazione bidirezionale (“two-way”)
  • Pagina di contatto
  • Rich media aggiuntivi
  • Canale A2P chiaramente definito senza “rotte grigie”

Pertanto, Retarus offrirà progressivamente varie funzioni RBM ai suoi clienti SMS. Per iniziare, sono previste per tutti i servizi SMS le funzioni di branding e mittenti verificati, con cui le aziende possono già migliorare in misura significativa e con facilità i loro messaggi. Nel caso in cui un operatore di rete o un destinatario non supportasse ancora i protocolli RCS o RBM, il messaggio verrà recapitato come un SMS tradizionale.

Per le aziende che desiderano utilizzare RBM tramite Retarus, dobbiamo registrare i corrispondenti “agenti” presso Google e gli operatori di rete. A tal fine, vengono registrati nome, modalità di fatturazione, scopo d’uso previsto (OTP / Promozionale / Transazionale / Doppio Promozionale + Transazionale) con opzioni di opt-in / opt-out e il branding desiderato. I nostri esperti saranno felici di aiutarti.

Le funzionalità RBM più avanzate, come multimedia, file allegati e Rich Cards/Caroselli, verranno rese disponibili più avanti nel tempo. Appena potremo annunciare ulteriori funzioni RCS, queste verranno rese note come sempre in questa sezione.

Tags: // //

Invia commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *