In vista delle giornate statunitensi dedicate allo shopping del “Black Friday” e “Cyber Monday”, che da tempo hanno raggiunto anche il Vecchio Continente e spesso durano un’intera settimana, un’ondata gigantesca di e-mail di spam e phishing sta attraversando la rete.
I provider tedeschi di webmail GMX e Web.de, entrambi appartenenti alla società United Internet, stanno registrando un nuovo record di spam associato alla settimana del Black Friday: le due aziende (i cui clienti paganti, tra l’altro, possono anche inviare fax via Retarus) attualmente intercettano nella Rete 1,65 miliardi di e-mail di spam e le spostano nelle cartelle di spam dei loro utenti. Il record precedente segnava 1,5 miliardi di messaggi a settimana.
L’attuale crescita non è casuale: i criminali online hanno la strada spianata, grazie ai tanti acquirenti in cerca di occasioni imperdibili. La frenesia all’acquisto sembra rendere molti utenti incauti, tanto che non solo non effettuano i dovuti controlli, ma addirittura non si preoccupano di fare clic su un collegamento in un’e-mail sospetta, pur di ottenere uno sconto.
Sono inoltre particolarmente diffuse le e-mail di phishing, nelle quali vengono carpiti i dati di accesso ai servizi di pagamento attraverso false richieste da parte dei servizi di spedizione. A queste si aggiungono le innumerevoli offerte di sconti e occasioni sensazionali, che i truffatori utilizzano per ottenere i dati di accesso ai portali di shopping. I nostri colleghi di Application Management confermano la tendenza descritta: stanno infatti registrando un aumento del volume di spam e phishing anche tra i clienti di Retarus Email Security (un sistema multi-tenant di cui tutti i clienti beneficiano automaticamente quando i nostri esperti configurano e ottimizzano i filtri a livello centrale). Un grafico con i dati delle nostre caselle di posta mostra in modo evidente questo fenomeno:
La regola d’oro per gli utenti e-mail in questa fase critica dell’e-commerce è: mantenere il sangue freddo e non lasciarsi coinvolgere da messaggi apparentemente urgenti. Puoi dare un’altra occhiata ai nostri suggerimenti sulla sicurezza e-mail (in inglese), ormai divenuti una lettura da non perdere.